Regista e scenografo italiano. Dopo l'esordio
come mimo, entrò nella compagnia Il Carrozzone di F. Piccoli, dove
lavorò, oltre che come attore, come scenografo e costumista. Nel 1957
fondò a Genova La borsa d'Arlecchino, un teatro d'avanguardia con cui
fece conoscere in Italia importanti autori contemporanei, da Ionesco (
La
cantatrice calva, 1958), a Beckett (
Finale di partita, 1959), a Genet
(
Sorveglianza speciale, 1960). Regista sempre più affermato,
direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (1972-76) e dell'Accademia
Nazionale d'Arte Drammatica (1980-86),
T. allestì spettacoli
raffinati e allo stesso tempo estrosi, caratterizzati da un accentuato gusto per
la parodia e il grottesco. Fra le sue regie più importanti ricordiamo:
Titus Andronicus (1968) di W. Shakespeare;
Peer Gynt (1973) di H.
Ibsen;
Peccato che sia una sgualdrina (1985) di J. Ford;
La nave
(1988) di G. D'Annunzio; testi scritti da lui stesso, come
Sandokan,
Yanez e i tigrotti della Malesia alla conquista della perla di Labuan (1970)
e
Ettore Fieramosca (1973) (Genova 1921-1989).